Comunicato Prestigioso premio per la SSD Formazione di ASFO

Pordenone, 27 maggio 2024 – Prestigioso premio per la SSD Formazione di ASFO, diretta dalla Dr.ssa Nicoletta Suter, Struttura alla quale nel fine settimana, è stato conferito uno dei tre LIMeNar Awards assegnati a livello nazionale, nel corso della conferenza finale del progetto LIMeNar “Uso e contesti applicativi delle Linee di Indirizzo per l’utilizzo della Medicina Narrativa in ambito clinico-assistenziale e associativo” coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN).

Con il termine di Medicina Narrativa si intende una metodologia d’intervento clinico – assistenziale basata su una specifica competenza comunicativa. La narrazione è lo strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nella malattia e nel processo di cura. Il fine è la costruzione condivisa di un percorso di cura personalizzato. Questa è la prima raccomandazione delle linee di indirizzo per l’utilizzo della Medicina Narrativa pubblicate nel 2025 dall’Istituto Superiore di Sanità.
“In ASFO – evidenzia la Dr.ssa Nicoletta Suter, Dirigente Responsabile SSD Formazione – stiamo applicando la Medicina Narrativa nella formazione partendo dalle arti visive, la letteratura (prosa e poesia), la musica, la filmografia e gli strumenti culturali in senso ampio con lo scopo di innescare un processo virtuoso di lettura, scrittura, riflessione e condivisione su temi e problemi che toccano la salute e la malattia, la vita e la morte, le ferite dell’esistenza di singoli individui, famiglie e intere comunità, seguendo un metodo educativo condiviso dalla comunità italiana e internazionale”.
“Stiamo lavorando con la Medicina Narrativa – prosegue la Responsabile della Formazione di ASFO – anche per prenderci cura di chi cura: la formazione narrativa, infatti, pone molta attenzione alla salute e al benessere degli operatori, che attraverso questi percorsi possono dare un nuovo senso e valore al lavoro di cura nei contesti contemporanei caratterizzati da grande incertezza, continui cambiamenti, generalizzata demotivazione.
Sovra stress e burn – out sono rischi delle professioni di aiuto. La pandemia ha solamente reso apicale il fenomeno della sofferenza dei curanti. Prendersi cura di chi cura è un imperativo «etico» nella medicina moderna, un processo indispensabile a vantaggio di tutto il sistema della cura”.
La Medicina Narrativa si integra con l’Evidence-Based Medicine e, tenendo conto della pluralità delle prospettive, rende le decisioni clinico – assistenziali più complete,
personalizzate, efficaci e appropriate. La narrazione del paziente e di chi se ne prende cura è un elemento imprescindibile della medicina contemporanea, fondata sulla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti nelle scelte. Le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura. Così prosegue la 1° raccomandazione delle linee di indirizzo.
Ne consegue che una medicina “solo scientifica” non è in grado di aiutare il paziente con la sua perdita di salute e nella ricerca di un senso a ciò che gli sta accadendo né può cogliere veramente la sua sofferenza; è dunque urgente «rimettere persone e relazioni al centro», ricostruire ponti e legami nel mondo della cura, puntare alla qualità della comunicazione interpersonale e interprofessionale, recuperare l’arte della cura fondata sul dialogo e l’ascolto. Per promuovere questo nuovo umanesimo, la formazione dei curanti è fondamentale.
ASFO ha partecipato alla survey presentando 18 progetti formativi svolti nell’arco temporale 2016-2024, tutti realizzati con l’obiettivo di promuovere competenze di “cura narrativa” a tutti i livelli: nella relazione di aiuto, nei team professionali, nell’organizzazione sanitaria in senso ampio. L’obiettivo è favorire la costruzione di comunità resilienti anche in connessione con le realtà del territorio (per es. Pordenonelegge, le associazioni di volontariato e presto anche con il Comune di Pordenone).

“Il premio ottenuto è il risultato del lavoro e impegno di una grande squadra: i nostri formatori e facilitatori di medicina narrativa, il personale della Struttura della Formazione, tutti coloro che in questi anni hanno costruito con noi le trame dei nostri corsi e laboratori attraverso le loro riflessioni, idee e scritture.
Proseguirò questo mio impegno- conclude la Dr.ssa Nicoletta Suter – attraverso la collaborazione con la SIMeN (società italiana di medicina narrativa), per la quale curo a livello nazionale la formazione dei facilitatori di medicina narrativa e attraverso la
partecipazione a gruppi europei e internazionali. Proprio questa settimana parteciperò ad un meeting al Columbia Global Center di Parigi, per un confronto sulle esperienze applicate e i metodi di ricerca in medicina narrativa”.

 

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