Relazione Giulia Bellotto infermiera AIL
Sono Giulia Bellotto, ho 23 anni, vivo a San Pietro di Feletto e, grazie al contributo dell’AIL di
Pordenone, ho avuto l’opportunità di lavorare come infermiera nel reparto di Pediatria
dell’Ospedale Santa Maria degli Angeli.
In questi mesi sono entrata in contatto con pazienti con varie patologie e problemi di salute e ho
imparato ad approcciarmi sia con bambini di solo pochi giorni di vita che con adolescenti, affetti da
disturbisia acuti che cronici. La presa in carico di queste persone richiede competenze diversificate,
in quanto i bisogni assistenziali sono molteplici e servono notevoli conoscenze per assistere al
meglio i nostri piccoli pazienti. In questo periodo l’esperienza e la grande disponibilità dei colleghi è
stata fondamentale poiché mi ha permesso di arricchire e maturare il mio percorso umano e
professionale. Inoltre, un altro aspetto importante dell’assistenza infermieristica svolta all’interno
di questa realtà è il sostegno che viene dato alla famiglia, che si concretizza con azioni quotidiane
come stare vicino ai genitori nei momenti difficili trascorsi in ospedale, cercando di rendere la
degenza il più piacevole possibile e educando al meglio la famiglia nella gestione dei problemi di
salute dei degenti.
Le attività che si svolgono all’interno del reparto sono molto varie, dall’assistenza ai degenti agli
incarichi di pronto soccorso, dove ho imparato ad affrontare prontamente urgenze di vario tipo.
Oltre a questo, è presente l’attività di Assistenza Domiciliare Pediatrica, un importante progetto
sostenuto dall’AIL in cui vengono presi in carico bambini con patologie croniche ed oncologiche del
territorio, con cure personalizzate a domicilio e dando supporto alle loro famiglie. Durante la mia
esperienza ho avuto modo di approcciarmi a questa realtà unica, dove l’infermiere diventa una
figura importante che unisce la parte “scientifica” e assistenziale a quella relazionale-emotiva. In
reparto ho potuto collaborare con il personale dedicato all’oncologia, attraverso la
somministrazione di terapie e l’assistenza ai degenti; è proprio la continuità assistenziale fornita da
medici ed infermieri del reparto un punto di forza per questi bambini,seguiti dal servizio domiciliare
a casa durante tutto il decorso della malattia, e in ospedale, dove vengono ricoverati nelle fasi acute.
Quest’esperienza mi ha permesso di crescere dal punto di vista professionale, imparando molto a
livello lavorativo, ma anche personale, approfondendo un ambito che ancora non conoscevo bene
e che mi ha fatto appassionare ancora di più alla mia professione.
Apprezzo e ringrazio molto l’AIL per la grande opportunità che mi ha dato, per il sostegno che
fornisce costantemente al reparto di Pediatria e Neonatologia di Pordenone, grazie alle sue
donazioni consente non solo l’acquisto di materiali e strumenti ma anche l’assunzione di personale,
come nel mio caso, e ciò ha permesso di incrementare l’assistenza infermieristica in un periodo non
facile come quello che attualmente stiamo vivendo.