Collaborazione AIL-CRO
L’Oncoematologia Trapianti Emopoietici e Terapie cellulari (OTETC) nasce al CRO
all’interno del Dipartimento di Oncologia Medica circa 20 anni fa, per garantire ai
pazienti con malattie aggressive o resistenti a terapie standard, trattamenti
intensivi e potenzialmente curativi. Dal 2010 si rinsalda tra OTECT e AIL Pordenone
una bellissima collaborazione, mossa dal desiderio del Presidente Aristide
Colombera e di tutto il direttivo di mettersi a servizio dei pazienti e della ricerca in
ambito delle patologie ematologiche. Ad AIL si deve inoltre il merito di aver
promosso un importantissimo obiettivo, che è tuttora in corso, e che consiste nel
favorire l’integrazione tra il servizio dei Ematologia dell’ Ospedale Santa Maria degli
Angeli di Pordenone e l’Oncoematologia Trapianti del CRO. Da questo progetto è
nata una collaborazione stretta tra CRO e ASFO che uniti in un progetto su ampia
scala sta permettondo di ottenere sul territorio pordenonese una consulenze
ematologiche ai punti di pronto soccorso continua 7 giorni su 7 garantendo cosi’
maggior efficienza e la sicurezza di una presa in carico specialistica in tempi
rapidissimi. Rapidità e precisione sono due indispensabili fattori che offrono le
migliori garanzie di cura nei malati del sangue.
I progetti nati tra AIL e CRO si sono concentrati inizialmente nell’organizzazione di
congressi formativi che sono stai rivoli sia alla comunità scientifica sia come
divulgazione delle terapie innovative alla popolazione generale. Man mano che
l’associazione conosceva il personale dell’unità operativa e stringeva con loro
rapporti di fiducia e reciproca stima veniva a conoscenza delle numerose necessità
dei pazienti, del reparto stesso, dei laboratori di ricerca. Nell’arco di quasi 10 anni, si
sono cosi susseguiti finanziamenti per comprare strumentazioni necessarie ai
laboratori di ricerca; borse di studio per un data manager dedicato all’inserimento
dei dati nel registro trapianti e alla gestione dei protocolli di ricerca; organizzazione
di terapia riabilitativa a domicilio per i pazienti fragili o debilitati tramite una
fisioterapista dedicata; numerosi acquisti fatti per l’assistenza e il comfort dei
pazienti ricoverati, come i lettini per le visite, i carrelli per le terapie, le poltrone per i
pazienti degenti nel centro trapianti. Infine AIL ha aiutato con un alloggio e un
sostegno economico alcuni pazienti in difficoltà che, per la malattia che li aveva
colpiti, non erano più in grado di provvedere a se stessi.
La generosità e la disponibilità di AIL nei confronti della nostra realtà è stata cosi’
speciale da non farci ricordare un solo NO come risposta ad una richiesta di aiuto
che il nostro Team ha messo sul tavolo di AIL Pordenone, siano stati finanziamenti
per la ricerca e assistenza, siano stati sostegno alle famiglie e ai pazienti in cura al
CRO.
Il segno di stima e di affetto che AIL rivolge all’ Oncolematologia Trapianti , nel 2019
si è infine concretizzato nell’aver proposto alla dottoressa Michieli (responsabile
dell’unità operativa Oncoematologia Trapianti Emopoietici e Terapie cellulari ) e al
Dr Mario Mazzuccato (responsabile dell’unità operativa di trattamenti delle
staminali per terapie cellulari) di di entrare a far parte, insieme col Dottor Moreno
Mazzuccato e al Dottr Francesco D’amico (direttore del pediatria di Pordenone e
responsabile dell’assistenza domicilare, terapia del dolore e cure palliative
pediatriche) del comitato scientifico di AIL, il cui compito è di coadiuvare
l’associazione nel promuovere e valutare la bontà dei diversi progetti per i quali
vengono chiesti finanziamenti.
AIL Pordenone da anni si schiera al fianco dei medici e del personale
dell’Oncoematolgia Trapianti per poter garantire ai pazienti le cure migliori,
un’accoglienza umana e un’ assistenza di alto livello, senza farci mai mancare una
coccola nei momenti più duri, come l’arrivo delle uova di cioccolato e delle colombe
che lo scorso anno ci hanno regalato un sorriso e tanto affetto durante la terribile
emergenza Covid 19. Il sostegno di AIL ci rende forti del fatto che non siamo soli
nelle nostre battaglie, che abbiamo al nostro fianco un valido e coraggioso alleato la
cui generosità è senza limiti e che opera facendo suo il proverbio indiano “tutto ciò
che non viene donato va perduto”.
Ad AIL Pordenone infine va il nostro immenso grazie e il nostro forte abbraccio per
non farci mai perdere il coraggio, la determinazione e la voglia di lavorare e studiare
per poter fornire un’assistenza e una ricerca continua che abbia sempre come faro il
bene dei pazienti con una malattia del sangue e il bene della comunità per il buon
uso delle risorse. La passione, la cura, l’umanità la solidarietà con cui opera AIL
Pordenone e il loro sorriso, supporto e amicizia che da 10 anni ci accompagnano,
saranno sempre per noi motivo di stimolo e d’orgoglio per poter crescere insieme e
insieme raggiungere traguardi sempre più sfidanti sul piano dell’organizzazione,
della nuove tecnologie, dell’assistenza e della cura senza mai perdere di vista la
capacità di accogliere, di tenerci per mano e insieme accudire ogni persona che
arriva alla nostra attenzione per un tumore del sangue sia che provenga dalla
comunità pordenonese che da molto più lontano.