Relazioni ospiti Cjasa Nuta

In seguito alla diagnosi di un carcinoma al colon abbiamo deciso di lasciare la nostra Sicilia per curare la malattia ad Aviano, in uno dei centri più all’avanguardia dell’Italia.

Nonostante la difficile situazione, il ruolo dell’associazione Ail Pordenone è stato fondamentale, oltre al supporto ricevuto è stato determinante a livello economico potere usufruire di un alloggio confortevole con tutto il necessario.

Non smetteremo mai di ringraziare tutti i volontari che ci sono stati accanto in questi mesi difficili lontani dalla nostra famiglia, ci hanno fatto sentire come a casa nostra.

Speriamo con tutto il cuore che questa associazione venga supportata affinché continui a fare del bene.

Lauria Giuseppa Maria

 

Mi chiamo Angela, sono un’ospite della Casa Nuta, ho 59 anni e sono calabrese. Ho scoperto di avere un tumore con metastasi al IV stadio e a causa della mancanza di strutture sanitarie adeguate nella mia Regione sono venuta al nord per curarmi. Appena arrivata ad Aviano sono stata ospitata in una struttura diversa dalla Casa Nuta che aveva come regola l’accoglienza per poco tempo e non era previsto il trasporto presso le strutture sanitarie. Nel mio caso sono necessarie cure che hanno bisogno di un tempo lungo ed essendo sola e senza automobile è necessario anche il trasporto verso le strutture sanitarie per via delle metastasi alle ossa. Subito dopo ho trovato ospitalità presso la Casa Nuta gestita dall’AIL di Pordenone e da quando sono stata accolta presso la Casa mi sento come se avessi una famiglia perchè ho trovato tanto umanità. A parte l’accoglienza per un periodo lungo sono sempre gentili, umani e disponibili per il trasporto verso le strutture sanitarie anche se si trovano al di fuori della provincia di Pordenone.  La Casa ha tutte le comodità, è ben riscaldata, ha l’aria condizionata, il televisore, un bagno funzionale, un soggiorno con angolo cottura, tavolo e sedie per il pranzo e un divano, una camera da letto ben arredata, biancheria e attrezzi per cucinare e la possibilità per fare il bucato.

Per una persona come me che deve affrontare una malattia come il cancro lontano dalla propria Regione e senza una famiglia aver avuto l’opportunità di essere accolta presso la Casa Nuta e avere l’aiuto degli operatori dell’AIL significa avere la possibilità di curarsi.

Grazie AIL

 

Io sono Strabace Claudio il papà di Simone di 22 anni affetto da tumore al cervello Medullo Blastoma.

La nostra esperienza a Marsure presso Cjasa Nuta Mangina Lama non si può che racchiudere in un GRAZIE, perché quando noi siamo arrivati al CRO di Aviano era già da un anno e mezzo che facevamo viaggi della speranza e cure per Simone quindi distrutti sia moralmente che economicamente.

Quando ho conosciuto la vostra associazione Ail Pordenone nella persona di Tiziana e del Presidente, detto in modo crudele, eravamo disperati non avevamo soldi per un albergo, non avevamo un tetto sulla testa.

Voi ci avete permesso di affrontare la malattia di Simone più serenamente (per quanto possibile), con un tetto sulla testa giust’appunto Cjasa Nuta Mangina Lama, voi avete dato a noi e a mio figlio la tranquillità di affrontare la malattia. Voi siete stati e lo siete ancora oggi, i premurosi giardinieri che si sono presi cura delle nostre anime donandoci la speranza che stavamo perdendo e la luce che ormai ce n’era ben poca. GRAZIE!

Brindisi,01.02.2024

 

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